Disturbo di panico

Dopo aver avuto un ictus cerebrale, quando sono uscito dall'ospedale, avevo paura che l'ascensore potesse cadere e anche attraversare il ponte pedonale mi faceva paura che il robusto ponte di cemento potesse crollare. Inoltre, non posso nemmeno usare le scale mobili. Ho chiesto al medico il motivo e mi ha detto che si tratta di un tipo di disturbo di panico, consigliandomi un trattamento psichiatrico. Ho ricevuto circa un anno di terapia psichiatrica, all'inizio con la dose minima di farmaco, poi aumentandola ogni mese, e dopo cinque mesi ho usato la dose massima.

Continuavo a esercitarmi a attraversare il passaggio pedonale contemporaneamente. Ho continuato a parlare con il medico dei miei progressi nell'allenamento e lui ha detto che l'importanza dell'allenamento del paziente stesso è fondamentale. Tuttavia, anche aumentando la concentrazione del farmaco, non ho percepito alcun effetto benefico. Quando ho chiesto al medico perché fosse così, lui ha risposto che è più importante la volontà del paziente piuttosto che il farmaco. Anche io volevo affidarmi un po' alla forza del farmaco e rafforzare la mia volontà per superare la situazione attuale. Poiché non posso affatto tollerare la forza del farmaco, ho deciso di interrompere il trattamento e di vivere senza paura. Mi chiedo se avrei dovuto continuare con il trattamento.