Metodi di disintossicazione secondo i sintomi di tossicità
Se la funzione epatica si deteriora e non riesce a eliminare metalli pesanti e altre sostanze tossiche dal corpo, si può sviluppare affaticamento, diminuzione della concentrazione e, anche con la stessa quantità di alcol, ci si ubriaca più facilmente del solito. È consigliabile bere ogni tre mesi, per 2-3 giorni, succhi di funghi, asparagi, malva e spinaci al posto dei pasti. Questi contengono vitamine B, magnesio e aminoacidi che aiutano le funzioni di disintossicazione del fegato. Durante questo periodo, si dovrebbe evitare carne e sigarette. Il colesterolo della carne e il cadmio delle sigarette ostacolano la disintossicazione. Tuttavia, se si soffre già di malattie epatiche, è meglio evitare di bere succhi verdi che concentrano specifici nutrienti.
I endotossine prodotte durante il metabolismo interno vengono eliminate dai probiotici. Se gli endotossine non vengono detossificate, scendono nell'intestino crasso e producono gas, causando gonfiore addominale. Durante il fine settimana, facendo un digiuno intermittente e una disintossicazione, il corpo, senza fonti di energia in ingresso, continua ad attivarsi, stimolando il metabolismo e rendendo più attive le funzioni intestinali. Se non si riesce a resistere alla fame, si può bere un bicchiere di succo di frutta all'orario dei pasti. Il digiuno nel fine settimana, anche se breve, può mettere sotto stress il corpo, quindi se si hanno condizioni di base, è necessario consultare il medico. I pazienti con ipertiroidismo, ulcere gastriche emorragiche, anemia o diabete non devono fare la disintossicazione intestinale tramite digiuno.
Quando le tossine come il colesterolo e l'acido lattico si accumulano nel sangue, le mani e i piedi si raffreddano, si verificano crampi e dolori muscolari. In questo caso, ci sono due metodi di disintossicazione. Le persone che di solito non fanno esercizio praticano yoga o stretching, esercizi statici, per un mese. Al contrario, chi fa molto esercizio e accumula molto acido lattico si prende una pausa di 3-4 giorni dall'attività fisica. Sdraiarsi prima di andare a letto e praticare la respirazione addominale per 10 minuti aumenta la quantità di ossigeno nel corpo, aiutando la disintossicazione. Durante questo periodo, una volta al mattino o alla sera, si consuma un'insalata mescolando verdure e frutta in un rapporto 8:2, invece del pasto.
Se le tossine come i raggi UV e l'ossigeno attivo si accumulano sulla pelle, il prurito si intensifica e aumentano le cellule morte e le rughe. Si verificano anche problemi cutanei come brufoli. Ricevere un trattamento dermatologico adeguato e praticare bagni di vento o bagni caldi e freddi aiuta a disintossicare la pelle. Variando la temperatura corporea, si stimolano gli organi periferici e le cellule della pelle, favorendo l'eliminazione delle tossine. Il bagno di vento consiste nel aprire tutte le finestre di casa, indossare solo la biancheria intima, avvolgere il corpo con una coperta, quindi toglierla, ripetendo questa sequenza circa cinque volte ogni due minuti. Per il bagno caldo e freddo, si alternano immersioni di circa un minuto in acqua fredda (circa 18°C) e calda (circa 41°C), ripetendo questa operazione cinque volte.