다행히 저는 저혈압이라 금지대상이네요. 24시간 굶는건 쉽지않을거 같아요.
Cosa succede al nostro corpo se non mangiamo per 24 ore?
0~4 ore: consumo energetico come di consueto
Il controllo della glicemia è attivo fino a 4 ore dopo i pasti. Il glicogeno immagazzinato nel fegato viene scomposto per fornire energia.
È uno stato in cui si sente fame, ma va ancora bene.
✔️4-12 ore: inizio della produzione di chetoni!
È il momento in cui si manifestano gli effetti concreti del digiuno intermittente. Man mano che le riserve di glicogeno si esauriscono, il corpo inizia a scomporre i grassi per produrre corpi chetonici.
Da questo momento in poi, si può aspettare un effetto di perdita di peso. Secondo uno studio dell'ospedale Seoul National University,
Si dice che il tasso di combustione dei grassi aumenti di oltre 5 volte durante un digiuno di 12 ore!
✔️12-24 ore: attivazione dell'autofagia
Il punto saliente del digiuno di 24 ore! L'autofagia si attiva per eliminare le cellule danneggiate.
Questo influisce direttamente sulla prevenzione dell'invecchiamento e sul miglioramento della salute. Il professore giapponese Osumi Yoshinori ha anche vinto il premio Nobel per questo meccanismo.
5 effetti del digiuno di 24 ore
Riduzione della massa grassa
Accelerazione della combustione dei grassi causata dalla produzione di chetoni
Stabilizzazione della glicemia
Prevenzione del diabete migliorando la sensibilità all'insulina
Rigenerazione cellulare
Rimozione delle impurità attraverso l'autofagia
Riposo digestivo
Miglioramento della salute intestinale e riduzione dell'infiammazione
Chiarezza mentale
Miglioramento della concentrazione (ruolo dei corpi chetonici come fonte di energia cerebrale)
L'Agenzia per la gestione delle emergenze sanitarie ha annunciato che "il digiuno appropriato può ridurre del 30% il rischio di sindrome metabolica".
3 cose da tenere a mente durante il digiuno
Assunzione di liquidi essenziale
Prevenzione della disidratazione con acqua o bevande a zero calorie
Divieto di esercizio eccessivo
Possibilità di vertigini.
✔️Destinatari vietati
Donne in gravidanza, pazienti con ipotensione/diabete, persone con disturbi alimentari